Non so se la scelta di Senigallia abbia mai avuto a che fare con quanto sto per dire; ma è indubbio (almeno per me) che un nesso ci sarebbe. Come infatti sanno gli addetti ai lavori – e, un tempo, sapevano tutti i cattolici – Senigallia è la patria di Mastai Ferretti, ovvero Pio IX; e Pio IX è il papa che riconobbe nel primo nucleo della “Azione Cattolica” (la Società della Gioventù Cattolica di Fani e Acquaderni) il futuro del Cristianesimo (per i laici, ma non solo) in Italia; quella Società dalla quale sono venuti tutti i “rami” e le “specializzazioni” della successiva Azione Cattolica, divenuta fenomeno mondiale, comprese le associazioni dei – e per i – lavoratori; comprese le ACLI ed MCL.
Nel centenario della nascita, G. Acquaderni promosse una serie di iniziative, in ogni campo, per ricordare “il papa della Immacolata” (ma, anche, dei discorsi ai lavoratori), compresi i restauri artistici a Senigallia (a tutt’oggi visibili). C’è quindi anche un legame non da poco fra Bologna (la sede di Acquaderni) e Senigallia.
Una certa storiografia (alla quale in teoria l’MCL non appartiene) ha “coperto” tutto questo; accogliendo alcuni luoghi comuni liberali e socialisti, che hanno finito col diventare la “vulgata” comunemente diffusa. Occorre quindi liberarsene.
Andare a Senigallia, quindi, potrebbe anche volere dire, per l’MCL, riscoprire e ricomprendere le proprie “radici”, e, insieme, la validità del proprio impegno; che va al di là delle mode passeggere e dei contrasti (dello stesso essere in minoranza nell’opinione pubblica!).
Perché non tenerne conto, nell’organizzare i prossimi convegni a Senigallia? A volte, conta l’intensità di un richiamo, al di là del tempo che vi si dedica.
(G. Venturi)