Come "movimento di lavoratori a cui abbiamo donato la nostra fedeltà fin dalla nostra fondazione ", e nonostante le varie difficoltà siamo sempre stati al loro fianco insieme alle loro famiglie , con coraggio e competenza e professionalità . Abbiamo donato sempre fin dalla nostra nascita la nostra fedeltà alla CHIESA , testimoniando il nostro dna evangelico nella nostra azione quotidiana quando incontriamo la CHIESA FRAGILE , LA CHIESA IN USCITA , raffigurata negli espulsi dal mondo del lavoro , dai disoccupati , dai fragili non più idonei nella loro mission lavorativa che tanto ci ha richiamato PAPA FRANCESCO durante tutto il SUO PONTIFICATO .Abbiamo onorato la nostra fedeltà alla democrazia , tramite il rispetto della nostra Costituzione , nei rapporti e nei confronti con le Istituzioni locali , alle quali chiediamo di sostenere la solidarietà , sussidiarietà e bene comune , che sono i "cardini operativi " della Dottrina Sociale della Chiesa " pietra miliare della nostro DNA , a cui ci ispiriamo nella nostra azione quotidiana . Tra qualche giorno il calendario ci porta la festa del 1maggio che come vuole la tradizione ci porta la ricorrenza di "SAN GIUSEPPE LAVORATORE " patrono del mondo del lavoro, oggi molto in sordina , e senza significato in un mondo del lavoro sempre più incerto , spaesato , senza entusiasmo , dove tutto sembra svolgersi senza una logica , dove il precariato nel tempo ha prevalso sul lavoro stabile , alla luce di tutto ciò una domanda ci sorge spontanea " Ha ancora senso la festa del 1 maggio ?.
Nonostante le difficoltà , le incertezze , la mancanza di entusiasmo concordiamo come altre organizzazioni, associazioni, movimenti vicini al mondo del lavoro e ai lavoratori che la festa del 1maggio nonostante tutto sia sempre di attualità , in questa circostanza dobbiamo fermarci a riflettere per richiedere alle nostre istituzioni per tutti un lavoro dignitoso , giustamente remunerato ,partecipato , sicuro . Non sopportiamo più ogni giorno apprendere che un padre di famiglia impegnato nella propria mission lavorativa per dare sostentamento e un vivere quotidiano più dignitoso , non faccia più ritorno a casa perché perde la vita durante il lavoro ?.C'è una guerra silenziosa ogni giorno che nessuno commenta, ma da movimento di lavoratori non possiamo dimenticare tutto ciò , non possiamo far finta di niente , vogliamo ricordare questi lavoratori "che sono andati avanti nei nostri momenti di preghiera e di riflessione . Dobbiamo a nostro parere ritornare a riflettere sugli aspetti fondamentali del lavoro , il suo significato come vocazione , per una vita sempre più dignitosa e serena per le nostre famiglie . Buon 1 maggio al mondo del lavoro del nostro territorio , auspicando che il" giubileo della speranza " ci sostenga per creare un lavoro nuovo e sempre più vicino ai lavoratori e alle loro famiglie .
UMBERTO MORELLI
PRES REG MCL EMILIA ROMAGNA