L'intervista delle scorse settimane riportata dalla stampa locale al DOTT ETTORE GOTTI TEDESCHI sull' omelia del sacerdote durante le celebrazioni Eucaristiche ha riaperto una querelle sempre attuale nella CHIESA omelia ispirata alla liturgia del giorno oppure oltre alla liturgia del giorno incentrata anche nell' attualità sociale ? . Come movimento di testimonianza EVANGELICA che ritrova nel dna della propria azione nella dottrina sociale e nel magistero sociale della chiesa leggendo l' intervento del DOTT GOTTI TEDESCHI pur rispettando l'opinione dell' intervistato non ritroviamo alla SUA opinione che consiglia ai sacerdoti di relegare la loro opera pastorale al solo annuncio EVANGELICO . Consideriamo tale posizione verso i nostri pastori una azione riduttiva , se consideriamo inoltre , che SAN GIOVANNI PAOLO || che durante il SUO pontificato di certo non si risparmiò nel diffondere , documenti preziosi ( tra encicliche e lettere pastorali ) ispirate all' azione sociale della chiesa , senza dimenticare che durante il SUO pontificato tanti muri di ideologie diverse in paesi dell' est europeo si sono puntualmente sciolte" come neve al sole " culminate poi nel 1989 se non erriamo con la storica visita in cui un prezioso " cavallo cosacco " e la sua perestroica venne ad abbeverarsi alla fonte di SAN PIETRO . Ma senza tralasciare tutto ciò non dobbiamo dimenticare che " il grande pontefice del sociale " oggi santo de fini la dottrina sociale e il magistero sociale della Chiesa parte integrante della teologia morale della Chiesa stessa , anche se all' interno della stessa c'era chi la vedeva solo percorso politico , c'era chi né negava l' esistenza ,c'era forse una piccola parte che ne difendeva la presenza all' interno della stessa . Nella storia non possiamo dimenticare in tante circostanza grazie alla presenza di pastori coraggiosi e ispirati all'azione sociale - politica hanno coinvolto e formato tanti giovani che negli anni sono stati la classe politica che ha retto le sorti del nostro paese dalle macerie del dopo guerra a oggi , oggi in un paese dove non c'è più fiducia e speranza nelle istituzioni e nella classe politica si vuole relegare ai sacerdoti alla sola azione dell' annuncio lasciando ai poteri forti a livello economico e politico le sorti del paese ? . A nostro avviso c' è bisogno di una" nuova primavera" in cui i cattolici tornino a sporcarsi le mani a partire da sacerdoti che con grande senso di responsabilità iniziano nelle loro comunità a parlare ai loro fedeli di solidarietà , sussidiarietà , bene comune , per formare una nuova classe politica che ridia speranza , futuro , e che ridia equilibrio sociale , tra le varie componenti riducendo il gap tra ricchezza e povertà oggi sempre più concreto . Concludendo a nostro avviso non è cosi scandaloso che i nostri sacerdoti durante parlino durante le omelie delle loro celebrazioni oltre che della liturgia parlino di politica di economia anche perché la liturgia di qualche domenica fa rivolge a tutti noi credenti e non una domanda : "per chi lavori nella tua vita "? a cui tutti noi dovremmo cercare di rispondere , e forse per dare riscontro a tale quesito andremo tutti in crisi ma politici e economisti avranno maggiori difficoltà .
MORELL UMBERTO per la presidenza Prov MCL Piacenza