Movimento Cristiano Lavoratori – Emilia Romagna
Indicazioni di programma per il prossimo mandato al governo
della Regione Emilia – Romagna
Premessa:
Il Movimento Cristiano Lavoratori dell’Emilia Romagna, in vista delle elezioni regionali dei prossimi 16-17 novembre, invita innanzitutto i concittadini della Regione alla partecipazione al voto. Il non voto, al di là del rispetto democratico di un diritto previsto dalla Costituzione, porta un sempre più vivo senso di astensionismo che attribuisce agli eletti un mandato che prescinde spesso dalle aspettative degli elettori. Tutto ciò nel tempo genera malcontento e distacco fra le persone e la politica e quindi il governo del nostro territorio e della nostra società.
Le indicazioni sintetiche che seguono vogliono essere un suggerimento a quanti si candidano al prossimo quinquennio di governo della nostra Regione e, nel rispetto della laicità della amministrazione pubblica, traggono origine da quanto è contenuto negli insegnamenti della Dottrina sociale della Chiesa cattolica e dal suo innegabile contributo che ha dato alla ricostruzione dell’Italia negli ultimi 70 anni.
Famiglia:
Come movimento di "testimonianza evangelica " non possiamo non promuovere la famiglia formata da uomo e donna, anche se non dimentichiamo il confronto con chi vive o promuove nuove forme di famiglia. La famiglia tradizionale deve quanto prima riappropriarsi del ruolo predominante di esser nucleo primario nella nostra società in cui siano riconosciuti i diritti derivante dal matrimonio in quanto costituisce anche un ammortizzatore sociale evitando di essere relegata a un ruolo marginale e strumentale. A nostro parere occorre una giusta e concreta proposta legislativa per il suo sostegno che sia di auspici postivi per la crescita della natalità e sempre più per la conciliazione tra tempi di lavoro e quelli della vita familiare. Si propone si riprendere la costituzione dell'agenzia della famiglia già attiva su alcuni territori locali alcuni anni fà e di un assessorato alla famiglia e alla disabilità.
Emergenza abitativa:
A oggi l'emergenza abitativa sul territorio è una vera piaga sociale. Riscontriamo ogni giorno il bisogno di un piano casa, di abitazioni a canone di affitto agevolato, oppure proveniente dall'edilizia popolare per ospitare nuclei familiari a basso reddito, oppure a fragilità economica senza tralasciare l'accoglienza di primo e secondo livello.
Sussidiarietà e corpi intermedi:
Il disorientamento e l’incertezza che sperimentiamo ogni giorno chiedono a tutti noi persone singole, alle nostre comunità e alle Istituzioni di interrogarci sul futuro. Questa riflessione va fatta insieme ed in profondità, perché non si tratta di cambiare piccoli dettagli, ma di ripensare le direzioni dello sviluppo, in discontinuità con i modelli del secolo scorso e delle ideologie che li hanno accompagnati. Dobbiamo ricercare insieme le vie della sostenibilità non solo economica e sociale ma anche ambientale, secondo i parametri di sviluppo sostenibile indicati a livello europeo. I corpi intermedi hanno bisogno di una sempre più ampia valorizzazione sia in un ruolo di proposta sia a livello politico. Il loro ruolo è determinante nel formare una classe dirigente per il futuro del nostro paese. Il gap oggi in essere tra la politica e i cittadini è la conseguenza ormai cronica della mancata valorizzazione dei corpi intermedi nel nostro Paese.
Vita:
Il nostro movimento è sempre stato nel corso degli anni acerrimo difensore dei valori non negoziabili tra cui il fine vita. Per noi la vita viene data, la vita viene tolta per volere divino e non per decreto o sentenza giudiziale. Chiediamo ai nuovi eletti a guidare la nostra regione dei precisi pronunciamenti in merito.
Terzo settore:
Il Terzo settore, oggi regolamentato nei vari aspetti legislativi, è il motore del nostro Paese. Attraverso il Terzo settore le Istituzioni e la Pubblica amministrazione riescono a rispondere alle difficoltà sociali in essere nel nostro Paese, come durante la pandemia quando esso ha risposto a tanti bisogni delle popolazioni e alle difficoltà che la stessa pubblica amministrazione faceva fatica a recepire. Oggi è tornata di attualità l'applicazione dell'IVA alle realtà associative in esso comprese. Seppur sia un provvedimento in discussione presso il governo centrale chiediamo alla nuova giunta regionale un provvedimento che inviti il governo centrale a togliere questa forma di tassazione in quanto chi lavora ogni giorno lavora gratuitamente per il Paese e vive al fianco di chi ha bisogno. E’ doveroso invece perseguire chi ogni giorno fa dell'evasione fiscale il suo impero economico.
Aree interne:
Il nostro movimento da anni è impegnato in base al proprio dna associativo a operare nelle aree interne del nostro territorio regionale. Abbiamo creato luoghi di socializzazione come punto di incontro per gli abitanti di questi paesi a disagio economico – abitativo; il Movimento Cristiano Lavoratori è disponibile con le proprie attività associativa a collaborare con le varie realtà economiche e istituzionali per rivitalizzare questi territori con attività che impediscano il calo demografico.
Servizio civile:
Il servizio civile è un veicolo per coinvolgere i giovani alla vita del volontariato anche se negli ultimi anni ha perso un pò di smalto causa dei bonus assistenziali che ne hanno svuotato il significato sociale. A nostro parere va rimotivato sia economicamente e riconosciuto maggiormente anche attraverso percorsi formativi utile ai volontari anche nel loro futuro lavorativo.
Salute e sanità:
Il primo punto per noi determinante e che il servizio sanitario nazionale deve essere maggiormente finanziato a livello nazionale rispondendo in maniera universale ai bisogni dei cittadini senza negare le difficoltà e le eventuali riforme da attuare con estrema urgenza. Sul fronte anziani e persone sole occorre investire nell'assistenza domiciliare ADI , organizzandoli dettagliatamente con professionalità e senza sprechi economici . Bisogna inoltre assicurare sostegno e formazione agli assistenti familiari in stretto raccordo con le strutture residenziali. Le case di comunità sono un’opportunità concreta per il territorio che va sfruttata al meglio e devono essere sempre più punto di riferimento per i cittadini. Vanno annullate se non limitate vistosamente le liste di attesa per le visite specialistiche e per accertamenti in quanto impoveriscono la sanità pubblica previlegiando chi ha e nello stesso tempo creando sempre più frammentazione sociale per i cittadini. Vanno inoltre incentivati e responsabilizzati i medici di famiglia per creare una totale copertura del territorio.
Ambiente:
E’ necessario accelerare i programmi di tutela dell’ambiente con scelte più coraggiose che agiscano attraverso azioni che tengano conto delle necessità attuali ma in grado di rispondere agli obiettivi di sostenibilità nel medio e lungo periodo. Le recenti alluvioni, oltre alle perdite umane e materiali, hanno avuto effetti devastanti sull’ambiente: erosione del suolo, inquinamento idrico, perdita della biodiversità. Occorrono politiche di prevenzione più efficaci e adottare misure quali la pianificazione e la gestione del territorio, investimenti nelle infrastrutture, educazione e sensibilizzazione, innovazione tecnologica e cooperazione tra autorità locali, regionali e nazionali, pubblico e privato. Molte comunità hanno dimostrato una straordinaria capacità di recupero dopo le alluvioni. Sono nate diverse iniziative di solidarietà e sostegno che hanno aiutato a ricostruire i legami sociali e le reti di supporto.